Abbazia di Vezzolano – Immagini e video Storia | Visita l’Abbazia di Vezzolano | Immagini e video | Staff | Contatti | News | Offerta formativa VISITA VIRTUALE Immagini Foto di Beppe ChiodiLa Canonica di Santa Maria di Vezzolano, costruita a partire dalla seconda metà XII secolo e portata a termine nel XIV-XV secolo, sorge in una valle del Monferrato tra vigneti, prati e aree boschive. Prima di varcare la soglia, pellegrini e fedeli ammiravano la facciata a salienti in cotto con fasce orizzontali in arenaria, scandita da loggette cieche, ricca decorazione scultorea originariamente policroma e pregiati bacini ceramici a lustro metallico.La Chiesa di Santa Maria di Vezzolano, costruita a partire dalla seconda metà del XII secolo, presenta una navata centrale scandita in tre campate da robusti pilastri di linguaggio romanico e volte a crociera costolonate di gusto gotico, ed è ritmata dall’alternanza cromatica del cotto e dell’arenaria. La monofora centrale dell’abside è arricchita da una decorazione scultorea del 1180 raffigurante l’Annunciazione della Vergine.Tra i capolavori scultorei dell’Abbazia di Vezzolano spicca nel Chiostro un capitello incompiuto del 1180 circa che, come un libro di pietra, racconta in un unico contesto l’Annunciazione, la Visitazione e la Natività. La scena del bimbo scaldato dal bue e dall’asinello trae ispirazione da scritti apocrifi che celebrano anche il tema della regalità di Maria, a cui è dedicato l’intero complesso.Due cavalieri con falconi da caccia alzano atterriti le mani al cielo nel veder comparire i tre morti, di cui purtroppo non resta traccia. L’iconografia medievale dei defunti che ammoniscono i vivi a meditare sulla morte, tipica nella seconda metà del XIII secolo e presente in questo affresco del chiostro di Vezzolano del 1290 circa, è un evidente riferimento alla caducità della vita.Il complesso romanico di Santa Maria di Vezzolano è circondato da uno spazio verde di circa 6000 mq. Sul sagrato si trovano un cipresso, due palme e cespugli di rose canine. Il giardino del chiostro è stato realizzato nel 2002 da Renata Lodari, con un ginepro centrale, aiuole di bosso, rose antiche, iris, gigli e pervinche. Sul retro si trova il frutteto che comprende ventuno varietà di mele antiche autoctone, secondo un progetto avviato nel 1996 da Leonardo Mosso e Carlo Fruttero.L’apparato decorativo delle chiese romaniche è ricco di immagini simboliche, spesso riconducibili a tradizioni precristiane, ma anche di figure inserite in contesti inconsueti. Non poche sono le ‘insolite presenze’ che si possono scorgere all’Abbazia di Vezzolano, dove, ad esempio, in uno dei capitelli del chiostro, opera risalente al 1180 circa, tra le foglie di acanto si affaccia un busto maschile che indossa una tunica a fitte pieghe e sfoggia un’acconciatura con capelli a caschetto.Diverse sono le ‘insolite presenze’ che si possono scorgere negli apparati decorativi dell'Abbazia di Vezzolano: in questo caso una curiosa figura antropozoomorfa sorregge una colonna nell'abside centrale della chiesa (XII-XIII sec.). Video