Castello di Moncalieri – Immagini e video Storia | Visita il Castello di Moncalieri | Immagini e video | Staff | Contatti | News | Offerta formativa VISITA VIRTUALE Immagini Il Castello di Moncalieri, dal 1997 inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO all’interno del sistema delle Residenze Sabaude, domina la pianura sottostante e si erge imponente sul borgo omonimo. Caratteristico è l’impianto a “C” della sua pianta, di derivazione seicentesca, con torri angolari a padiglione e lunghe gallerie parallele che si collegano alla collina.Lo Scalone d’onore, che collega il piano terra al piano nobile del Castello, fu terminato nel 1822 su progetto di Giuseppe Battista Piacenza e Carlo Randoni nel piano di riammodernamento dell’edificio voluto da Vittorio Emanuele I a partire dal 1820. Nel lavoro furono coinvolti lo scultore Giacomo Spalla e lo stuccatore Pietro Cremona, attivi in altre residenze sabaude.Foto di Paolo GiliLa Sala da Pranzo, adibita a Camera da Letto del Duca d’Aosta sul finire del Settecento, conserva ancora le decorazioni originali del soffitto e le sovrapporte con fiori attribuite a Francesco e Paolo Maria Antoniani, risalenti al 1775 circa. Successivamente, nell’inventario del Castello del 1908, l’ambiente risulta parte dell’Appartamento del principe Napoleone Luigi, figlio della Principessa Maria Clotilde e Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte.Foto di Ernani OrcorteLa Camera da Letto della Regina Maria Adelaide, moglie di Vittorio Emanuele II, fu decorata intorno al 1852, dall’équipe dell’ebanista Gabriele Capello, sotto la direzione di Domenico Ferri. Su uno dei due cassettoni presenti nella sala è collocato il grandioso vaso in porcellana di Meissen, con fiori a palla di neve e uccelli, di Johann Joachim Kandler, acquistato dal re all’Esposizione Nazionale del 1858.Foto di Paolo GiliLa Sala di Ricevimento, sul finire del Settecento, era adibita a Camera da Letto della Duchessa d’Aosta, e di quell’epoca si conservano le decorazioni della volta a padiglione. Tra gli arredi ancora presenti agli inizi del Novecento, quando vi soggiornavano i figli della principessa Maria Clotilde, risultano oggi le sovrapporte di Michele Antonio Rapous del 1775 circa, e il dipinto Pirro Armato attribuito a Giacomo Rossignolo risalente al XVI secolo.La Cappella Reale fu risistemata nel 1775, per volere di Vittorio Amedeo III, su progetto del messinese Francesco Martinez, nipote di Filippo Juvarra. La bella pala sull’altar maggiore raffigura "L’educazione della Vergine", dipinto attribuito al pittore viennese Daniel Seiter, allievo di Carlo Maratta a Roma.Nell'Appartamento di Vittorio Emanuele II si trova il suo Gabinetto di Toeletta, attiguo alla Camera da Letto. L'ambiente è decorato da un rivestimento in chintz a fiori sostenuto da un padiglione, sorretto agli angoli da colonnine in mogano a imitazione di una tenda militare.La parure da camino composta da un orologio e due candelabri, che decora la Sala di Trattenimento della Regina, o Salotto Blu, nell’Appartamento di Vittorio Emanuele II, fu acquistata dalla Real Casa presso il mercante Tommaso Haid di Torino. Realizzato intorno al 1850 a Parigi, l’orologio, decorato con putti che alludono alla poesia e alla geometria, è firmato dall’orologiaio Paul Garnier e, insieme ai candelabri, si inserisce perfettamente nell’arredo della sala in stile Napoleone III, o Secondo Impero. Video