Villa della Regina – Immagini e video Storia | Visita Villa della Regina | Immagini e video | Staff | Contatti | News | Offerta formativa VISITA VIRTUALE Immagini Il complesso collinare di vigna e giardini fu realizzato a inizio Seicento per il cardinale Maurizio di Savoia su modello delle ville romane. A fine Seicento divenne la dimora preferita di Anna d’Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II, da cui il nome di Villa della Regina. Nel Settecento il complesso fu coinvolto in un progetto di ridefinizione aulica a cura degli architetti Filippo Juvarra e Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano, elaborato rispettando l’unitarietà del progetto iniziale. Il giardino retrostante la villa, ricco di grotte, fontane e giochi d’acqua, ha conservato l’impianto originale di esedra terrazzata culminante nel belvedere superiore, fondale scenografico dell’intero complesso.Al centro del Piano nobile, lo scenografico Salone juvarriano era l’ambiente di rappresentanza di Villa della Regina. Tra le maestranze che si occuparono degli apparati decorativi, attive anche in altre residenze sabaude, figura Corrado Giaquinto, noto esponente della pittura Rococò, autore delle specchiature con scene dalle Metamorfosi di Ovidio.Frutto di un progetto creativo definito da Filippo Juvarra e Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano, espressione del gusto per l’esotismo in voga in Europa nel Settecento, il Gabinetto cinese, collocato nel torrione nord di Villa della Regina, si presenta con eleganti cornici dorate in cui si stagliano pagode, monocromi, decorazioni naturalistiche e scene di vita.Si tratta di uno dei quattro gabinetti di gusto orientale realizzati all’interno di Villa della Regina agli inizi del Settecento, nell’ambito di un progetto creativo unitario definito da Filippo Juvarra con Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano. Pannelli a fondo rosso con motivi floreali e paesaggi sono inseriti in una complessa struttura lignea a fondo nero. Un insieme riccamente decorato, con propaggini sulla volta e sugli sguinci delle portefinestre, eseguito da Pietro Massa e bottega.Magnifico Ginkgo biloba, situato nel giardino di Villa della Regina, qui nel suo “abito autunnale”. Fu piantato nella seconda metà del Settecento per volontà di Maria Antonia Ferdinanda di Borbone-Spagna, moglie del re di Sardegna Vittorio Amedeo III. Pianta originaria della Cina, dove sono stati rinvenuti fossili che risalgono a 250 milioni di anni fa, deve il nome della sua specie (biloba) alla divisione in due lobi delle foglie, a forma di ventaglio.La Vigna di Villa della Regina fu voluta e ideata dal Principe Maurizio di Savoia all’inizio del XVII secolo, ma fu la moglie Ludovica a disporne l’ampliamento facendo piantare nel terreno circostante alberi da frutta, come i ciliegi da cui risultò l’omonimo viale, incantevole nel periodo della fioritura.Il ritratto di Margherita di Savoia è esposto nella Camera da Letto del Re e fu eseguito da Luigi Biagi nel 1879. Margherita, all’epoca regina d’Italia da circa un anno, indossa un raffinato abito rosa guarnito di pizzi e nastri e nella mano sinistra e tra i capelli compaiono boccioli di rose, mentre al collo porta gli inconfondibili giri di perle che amava sfoggiare. Il dipinto fu commissionato dai sovrani per farne dono al collegio femminile per le Figlie dei Militari, ospitato a Villa della Regina dal 1868.Nel 1733 il pittore Giovanni Battista Crosato (1686-1758), attivo a Venezia nel primo quarto del Settecento, fu chiamato alla corte di Carlo Emanuele III. In quell’anno, nel Salone di Villa della Regina, realizzò dipinti dedicati all’“Allegoria delle Stagioni”. Le complicate allegorie della mitologia classica lasciano così spazio al gioco e alla simbologia della natura. La “Primavera” è infatti rappresentata da boccioli di fiori e puttini con arco e frecce pronti a trafiggere i cuori nella stagione degli amori.Villa della Regina, facente parte del sito delle “Residenze Sabaude” iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale UNESCO nel 1997, ospita il Freisa di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina”, unico vigneto urbano in Italia a produrre un vino cru certificato DOC. Video