I depositi del Castello
Dal Seicento fino al secolo scorso il Castello di
Racconigi è stato una dimora di villeggiatura dei Savoia, frequentata soprattutto durante l’estate.
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale e con la nascita della Repubblica italiana salotti, camere da letto e locali di servizio hanno gradualmente cessato di essere abitati e sono diventati spazi dove accumulare e custodire opere, arredi e suppellettili.
Come accade in altre residenze storiche, i beni oggi non esposti nel percorso di visita sono ospitati in ambienti che non nacquero per essere dei depositi, ma che lo sono diventati nel corso del tempo.
Tra i depositi “per caso” del Castello di Racconigi c’è quello della cosiddetta Armeria: una zona che si apre al fondo del corridoio di levante, al piano terreno.
Alcuni elementi raccontano che un tempo la sua destinazione d’uso era un’altra. Le volte affrescate, le boiserie e la tappezzeria alle pareti rivelano che all’epoca del re Carlo Alberto una parte di questi ambienti formava un piccolo alloggio, composto da un’anticamera, una grande camera da letto, una stanza di servizio e un gabinetto da toeletta.
Nel corso dell’Ottocento e del Novecento altri locali del deposito Armeria erano invece adibiti al controllo e al servizio delle cucine della dimora, come attestano i lavelli e le grandi armadiature guardaroba che corrono lungo le loro pareti.