Castello di Agliè – Immagini e video Storia | Visita il Castello di Agliè | Immagini e video | Staff | Contatti | News | Offerta formativa VISITA VIRTUALE Immagini Il Castello di Agliè, domina l’omonimo borgo di origini romane. La sua poderosa mole, risultato di quattro fasi costruttive comprese tra il XII e il XIX secolo, si affaccia su uno splendido giardino a parterre, e sul lato orientale si estende su un immenso parco romantico ottocentesco.Il Salone d’Onore del Castello di Agliè, già denominato Salone da ballo, e ancor prima, Salone d’Arduino, costituisce il cuore della residenza alliadese. Sulle pareti e sulla volta i dipinti eseguiti nel 1665 da Giovan Paolo Recchi e dalla sua bottega raffiguranti i Fasti del re Arduino d’Ivrea, capostipite della dinastia dei San Martino di Agliè.Foto di Lorenzo CamocardiLa Sala Cinese del Castello di Agliè, allestita negli anni Sessanta del Novecento, conserva il nucleo principale della raccolta di arte orientale del castello, costituita dai souvenir di viaggio collezionati dal duca Tomaso di Savoia-Genova negli anni Ottanta dell’Ottocento durante le spedizioni navali attorno al globo, e dagli oggetti donati nel 1958 dall’ingegnere Giuseppe Canova.Giardino all’italiana realizzato con siepi di bosso ”Buxus sempervirens” risalente al 1867 circa probabilmente realizzato dal giardiniere Antonio Capello sullo stile preesistente e risalente al progetto di Michel Bernard del 1771 che aveva caratterizzato l’intera superficie del Parco e del Giardino di Agliè. In primo piano cassoni in legno e ghisa contenenti aranci amari “Citrus aurantium” secolari, un tempo situati a Palazzo Reale di Torino.Il Giardino pensile è situato a lato della manica seicentesca del Castello di Agliè al di sopra della vecchia maniscalcia. Si affaccia sul Giardino all’italiana e al centro del muraglione si apre una nicchia decorata ai lati da due telamoni. Grazie all’esposizione sud-ovest, vi dimorano piante più delicate rispetto a quelle presenti nel restante Giardino. Sullo sfondo è visibile il tetto della colombaia in tegole colorate.Foliage autunnale, al Castello di Agliè, che si riflette nell’acqua del lago situato nel Parco che fu progettato dal paesaggista tedesco Xavier Kurten tra il 1830 e il 1840. Al centro del lago un gruppo di ninfee, a destra un carpino con insolita colorazione rossa anziché gialla, mentre a sinistra un Taxodium disticum, verde, o cipresso calvo. In lontananza, sullo sfondo, si intravede il Castello.Il Castello di Agliè possiede una collezione orientale di circa centottanta pezzi, per lo più esposta nella Sala Cinese, che fu raccolta dal duca Tomaso di Savoia-Genova durante la spedizione sulla corvetta Vettor Pisani dal 1879 al 1881. Tra questi oggetti si conserva un grande piatto in carapace di tartaruga del diametro di 44 cm, opera di manifattura giapponese realizzata con la tecnica della lacca d’oro, “makie” letteralmente “pittura cosparsa”.Il Salone delle Guardie del Corpo fu realizzato nel 1770-1771 per volontà di Benedetto Maria Maurizio duca del Chiablese, su progetto dell’architetto Ignazio Birago di Borgaro. Le decorazioni in stucco sono opera del ticinese Giuseppe Bolina, insieme ai suoi collaboratori, e raffigurano motivi vegetali e trofei di caccia, da cui è poi derivata la tarda denominazione di Salone di Caccia. Alle pareti si possono ammirare due paesaggi di Scipione Cignaroli, risalenti al 1725 circa, e i ritratti di Carlo Felice di Savoia e della moglie Maria Cristina di Borbone-Napoli, eseguiti nel 1816 dal pittore savoiardo Jacques Berger. Video