Castello di Racconigi – Immagini e video Storia | Visita il Castello di Racconigi | Immagini e video | Staff | Contatti | News | Offerta formativa VISITA VIRTUALE Immagini La facciata sud presenta un corpo centrale realizzato intorno alla metà del Settecento dall’architetto Giovanni Battista Borra, con padiglioni laterali avanzati e una monumentale scalinata culminante in un pronao a quattro colonne ioniche e timpano triangolare di stampo neoclassico. Completano il prospetto due ali laterali più basse realizzate negli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento dall’architetto Ernesto Melano, nell’ambito dell’ampliamento del Castello voluto dal re Carlo Alberto.Inserito all’interno del percorso di rappresentanza del Castello, il Salone d’Ercole conserva l’aspetto neoclassico conferitogli verso la metà del Settecento dall’architetto Giovanni Battista Borra, la cui decorazione è un chiaro tributo alle virtù eroiche di Casa Savoia emulate nelle sculture raffiguranti le fatiche d’Ercole. Era utilizzato come sala da ballo con l’orchestra disposta nella loggia dei musici.Scandita da colonne, lesene in marmo e pavimento a mosaico con palmetta etrusca, la monumentale Sala da Pranzo, realizzata negli anni Trenta dell’Ottocento, esibisce la cifra stilistica di Pelagio Palagi, profondo conoscitore della cultura classica. In un tripudio di decorazioni a grottesche, la volta accoglie le personificazioni delle quattro Stagioni e al centro Giove che riceve da Ebe la coppa dell’ambrosia.Progettato da Xavier Kurten, architetto paesaggista tedesco che introdusse lo stile del giardino romantico all'inglese in Piemonte agli inizi dell'Ottocento, il Parco del Castello di Racconigi si estende per circa 190 ettari e presenta un sistema di navigli (circa 2500 metri) in parte navigabili che scorrono sormontati dalla volta verde di querce e altre essenze.Dopo il lungo sonno invernale il Parco del Castello di Racconigi si risveglia con la fioritura di narcisi, viole ed altri fiori primaverili che creano un variopinto tappeto al di sotto delle querce centenarie.Di fronte alla Scuderia dei Cavallini svetta dominante su tigli, noci e platani, un maestoso esemplare di Zelkova piantato nell’Ottocento in occasione della ridefinizione del Parco di Racconigi promossa da Carlo Alberto. Con i suoi 45 metri di altezza, rientra nell’elenco delle piante monumentali del Piemonte per longevità e rarità botanica.Nell’ambito dei cambiamenti voluti dal principe di Carignano Luigi Vittorio Ludovico tra il 1756 e il 1760, la sala mantenne traccia del preesistente arredo nei camini in marmo di Valdieri, disegnati da Guarino Guarini, ma fu trasformata dalla decorazione ideata dall’architetto Giovanni Battista Borra ed eseguita dallo stuccatore luganese Carlo Giuseppe Bolina. Le opere esaltano la figura mitologica di Diana, dea della caccia, per alludere alle virtù e alla dignità delle principesse di casa Savoia.La Camera da letto di Maria Adelaide, consorte di Vittorio Emanuele II, presenta alcuni degli arredi che furono realizzati, tra il 1841 e il 1842, da Gabriele Capello, detto Moncalvo, su disegno di Pelagio Palagi. Tra di essi si può ammirare la raffinata culla che fu eseguita per Maria Clotilde, primogenita dei sovrani.Il Gabinetto Etrusco fu realizzato nell’ambito del programma di rinnovamento stilistico diretto da Pelagio Palagi su committenza di Carlo Alberto. È considerato uno dei capolavori di Palagi, omaggio alla cultura greco-romana e in particolare a quella etrusca: la decorazione non solo riprende gli stili delle pitture vascolari di quelle civiltà, ma compare persino una citazione archeologica nel soffitto che riproduce il fregio della tomba etrusca del Barone, scoperta a Tarquinia nel 1827. Video