Da sabato 29 giugno apre al pubblico Storie dal mondo in Castello. Meraviglie da quattro continenti a Racconigi, il nuovo percorso espositivo permanente allestito nella ala di levante del Castello di Racconigi.
Protagonisti della nuova sezione sono oltre cento oggetti selezionati dalla raccolta di manufatti extraeuropei, studiati e restaurati in questi ultimi anni e presentati all’interno di un itinerario che ne valorizza le diverse origini, le storie di acquisizione, le funzioni e le potenzialità narrative.
Un patrimonio ancora poco noto e finora rimasto celato nei depositi, ma di grande rilievo per la storia recente della residenza. I beni esposti intrecciano le loro vicende con la stagione novecentesca del Castello e con le relazioni internazionali intrattenute dagli ultimi due sovrani di Casa Savoia: si tratta, infatti, di doni diplomatici, regali di ospiti illustri, omaggi o ricordi di viaggio legati alla figura di Vittorio Emanuele III e a quella di Umberto II.
Il corpus esposto fa parte della raccolta di manufatti extraeuropei conservata al Castello, formata nel suo insieme da oltre quattrocento oggetti, un nucleo di eccezionale interesse che disegna un arco cronologico compreso tra il 1272 e il primo quarto del Novecento, con testimonianze che oscillano dalla fine del Quattrocento alla metà dell’Ottocento, fino agli inizi del secolo successivo. Gli oggetti selezionati per il nuovo allestimento tracciano un viaggio ideale intorno al mondo, che dalla vecchia Europa, tra Svezia, Balcani e Turchia, tocca oltremare Marocco, Etiopia, e Yemen, per poi condurre in Argentina, Cile, Uruguay, Brasile e spingersi sino in Asia con India, Giappone e molti altri.
Opere di grande pregio storico-artistico si alternano a manufatti d’uso quotidiano e a prodotti dell’artigianato turistico, varietà che caratterizza l’intera raccolta e le diverse circostanze di formazione. Si distinguono alcune presenze di grande prestigio, come gli oggetti facenti parte della grande donazione del sultano dell’Impero ottomano Abdulhamid II, ricevuta nel 1904 da Vittorio Emanuele III direttamente a Racconigi: un rarissimo migfer giannizzero del Cinquecento in seta, cotone lino e rame dorato, una splendente parure seicentesca di testiere da parata per cavalli e un’antica spada forgiata nel 1272 con inscrizione in arabo sulla lama, il pezzo più antico nel percorso. Numerosi anche i beni di provenienza africana, per lo più testimoni dei lunghi viaggi compiuti dall’erede al trono Umberto a partire dagli anni Venti: un prezioso cofanetto egittizzante proveniente dalla manifattura di Giuseppe Parvis al Cairo per la regina Elena del Montenegro, un raffinato scudo da parata etiope in seta, cuoio e argento, e una imponente zanna d’avorio riccamente incisa, donata a Umberto per il suo compleanno durante il viaggio in Libia del 1921. Oltre all’ambito indo-persiano, a quello palestinese e sudamericano, non manca di essere rappresentato anche l’Estremo Oriente: spicca per rarità e completezza un gruppo di bambole meccaniche Kōbe ningyō, ispirate ai personaggi delle storie di fantasmi tipiche del folclore e dell’arte nipponica.
Il percorso di visita si snoda lungo cinque ambienti dell’ala di levante, al piano rialzato della residenza, progettati nella prima metà dell’Ottocento per i membri della corte e vani di servizio delle cucine. Adibiti dal secondo dopoguerra a locali di deposito, le sale sono state restaurate per ospitare il nuovo itinerario tematico, secondo un allestimento che non intende ometterne l’originaria funzione abitativa, bensì valorizzarne gli elementi conservati fino ad oggi.
Al suo interno, gli oltre cento pezzi, tra armi e manufatti, provenienti dal Deposito Armeria, sono distribuiti tra le sale sulla base di due criteri di ordinamento: l’ambito culturale degli oggetti e le occasioni di incontro che ne hanno determinato l’ingresso nelle raccolte sabaude, dalle prime delegazioni straniere ricevute a Racconigi all’inizio del secolo sino ai viaggi all’estero compiuti da Umberto negli anni Venti e Trenta del Novecento.
L’apertura del nuovo itinerario è accompagnata da un programma di attività collaterali che propone laboratori, seminari, presentazioni, incontri, visite tematiche e attività didattiche.
L’accesso al nuovo itinerario è compreso nel percorso di visita del Castello.
Orario: mercoledì ore 12.00, visita accompagnata in gruppo, max 25 persone, agli ambienti del Novecento e all’itinerario tematico Storie dal mondo in Castello; giovedì e venerdì ore 12.00 e 17.00, visite accompagnate in gruppo, max 25 persone, agli ambienti del Novecento e all’itinerario tematico Storie dal mondo in Castello; sabato, domenica e festivi l’itinerario tematico Storie dal mondo in Castello è incluso nella visita libera a ingresso contingentato che è possibile effettuare dalle 9.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.00) e dalle 14.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 17.40).
Chiuso: lunedì e martedì.
Biglietti: intero € 8,00; ridotto € 2,00 dai 18 ai 25 anni; gratuito per minori di 18 anni; gratuito per docenti delle scuole italiane pubbliche e private paritarie con presentazione della certificazione del proprio stato di docente; studenti delle facoltà di Architettura, Lettere e Filosofia; titolari di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card; Royal Card; personale MiC; membri ICOM; giornalisti muniti di tessera professionale; persone con disabilità e accompagnatori.
Si consiglia l’acquisto del biglietto in anticipo su www.museiitaliani.it oppure tramite l’app Musei Italiani.
Per informazioni: drm-pie.racconigi@cultura.gov.it; 0172 84005.
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