Racconigi

Meraviglie d’estate alla Margaria: arte, storia e natura nel Parco del Castello di Racconigi

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Un luogo incantato torna a vivere: il complesso della Margaria, nel Parco del Castello di Racconigi, risplende nuovamente dopo i restauri.
Straordinario esempio di architettura neogotica, la Margaria, voluta da Carlo Alberto, fu realizzata tra il 1834 e il 1843 su progetto di Ernesto Melano e Pelagio Palagi e completata dalle serre per la coltivazione di fiori e il riposo invernale delle piante, opera di Carlo Sada risalente agli anni 1844-1848.
Centro agricolo sperimentale dotato degli alloggi per il personale, della Cappella del Beato Alberto e di raffinati ambienti per i sovrani, si colloca nel contesto ambientale del Parco del Castello, dove arte, natura e biodiversità si incontrano.
Grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono stati recentemente completati i lavori di rigenerazione del Parco e della Margaria. L’intervento, promosso nell’ambito della valorizzazione di parchi e giardini storici, ha visto il coinvolgimento di un team di esperti guidato da Angela Maria Farruggia delle Residenze reali sabaude, con gli architetti Corrado Rinaudo per la sicurezza e Marco Ferrari e Mauro Sudano per la progettazione e la direzione dei lavori.
Le opere realizzate hanno riguardato la manutenzione straordinaria del verde, il recupero del suggestivo collegamento tra il Castello e la Margaria lungo il lato ovest e il restauro del Giardino dei principini. Una particolare attenzione è stata riservata alla salvaguardia del patrimonio arboreo e alla riqualificazione del canale fugatore delle acque che attraversa quest’area, elemento chiave dell’articolato sistema idrico del Parco, composto da laghi e navigli.
Un luogo di rara bellezza può essere così restituito alle collettività, diventando protagonista del programma di eventi Meraviglie d’estate alla Margaria: arte, storia e natura nel Parco del Castello di Racconigi, promosso dalle Residenze reali sabaude in partenariato speciale con Kalatà – Progetti per fare cultura, realtà già nota per numerose attività di valorizzazione in complessi monumentali piemontesi, e grazie al sostegno della Fondazione CRC.
Per cinque mesi, da sabato 31 maggio a domenica 19 ottobre, la Margaria e le Serre Reali saranno al centro di una nuova stagione di apertura al pubblico come spazio per attività culturali, educative e sociali, con visite guidate, laboratori didattici, spettacoli e attività di benessere per coinvolgere pubblici diversi e farne riscoprire la bellezza.
L’iniziativa prevede l’apertura della Margaria ogni sabato, domenica e festivi, con visite guidate agli spazi che rendono straordinario questo complesso, promuovendo la conoscenza e la valorizzazione del suo patrimonio culturale e naturalistico:
– Reposoir della regina Maria Teresa
– Cappella del Beato Alberto
– Serre alte
– Scuderie storiche
– Giardino dei principini
– Aree naturalistiche del Parco, recentemente restaurate

Ma non solo. Alle visite guidate si affiancherà un calendario multidisciplinare di esperienze rivolto anche alle generazioni più giovani:
– Laboratori ludico-didattici per famiglie, bambine e bambini
– Trekking naturalistici guidati, con focus su flora, fauna e sul lavoro del Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi
– Visite con performance teatrali itineranti, per un’immersione narrativa
– Attività outdoor per il benessere fisico e mentale: yoga, pilates, fitwalking

Grazie all’accordo di partenariato speciale pubblico-privato tra le Residenze reali sabaude e Kalatà, l’iniziativa offrirà un programma dinamico che tiene conto di una molteplicità di interessi, proponendo occasioni di approfondimento culturale, ma anche di svago e benessere, per risvegliare curiosità e far riscoprire un luogo dal fascino unico e dal profondo valore storico. Questa forma di sinergia tra realtà diverse renderà il progetto sostenibile e capace di allargare la partecipazione a gruppi sempre più ampi ed eterogenei di persone, trovando il proprio punto di forza in un modo nuovo di vivere l’esperienza culturale.

 

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